Ho iniziato a pedalare, come tanti, da bambino, su una Dino bianca, quella di mio fratello maggiore Giuseppe, che oggi non c'è più, portato via da un incidente stradale nel 2015 e al quale dedico queste pagine web. Da quella sua Dino passai a una graziella di marca Atala, che distrussi nei miei tentativi di farle fare cose per le quali non era stata progettata (scendere in velocità da gradinate, saltare ostacoli etc.). Si ruppe prima la forcella e poi il telaio nella zona del movimento centrale. Qualche anno dopo esplose la moda delle MTB e da allora è stato un susseguirsi di bici via via più impegnative, sia da corsa che da montagna. In sella a una Olympia Camoscio modificata, nel 2001, vinsi immeritatamente un campionato provinciale di MTB (specialità cross-country, fed. UDACE).
Oggi ho diverse bici, due da corsa d'epoca (una Colnago Master e una Gios Super Record), una MTB Ritchey in acciaio, una bici semi-single speed, sempre Colnago, e una Guerciotti Eureka Air da corsa, con gruppo Dura Ace elettronico, ex Team CCC, con la quale mi alleno abbastanza regolarmente (quella in foto è una Look 586).
Ho sempre amato le sfide estreme. Ricordo ancora i 130 km non-stop e privo di allenamento specifico, fatti in solitaria con una improbabile MTB “da passeggio”, tutti su una statale a 4 corsie (la ss131), impresa replicata per due volte. Mio fratello, quando gli comunicai il mio intento, commentò “Guarda che ci toccherà andare a recuperarti in elicottero” :-)
Sopravvissi, e fu già tanto.
L'idea di pedalare di nuovo su una Dino bianca, come la mia prima bici da bambino, mi ha affascinato da subito, ed è così che è nata l'idea di GraziellAdventours. Chi volesse unirsi a me per qualche giro impegnativo in graziella, può contattarmi per mail a lucio (at) luciocadeddu.com (sostituire (at) con la chiocciolina). Info più dettagliate su di me e le altre mie attività possono essere trovate sulla mia pagina personale.